"Legambiente" del 20-07-2015
Riforma RAI: urgente aprire dibattito pubblico, sit-in martedì 21 luglio a Roma
Mentre i vertici della Rai, appena scaduti, mantengono una poltrona inerziale, la riforma del Servizio Pubblico si sta avviando
a larghi balzi verso l' approvazione al Senato, dove approda in Aula soffocata dalla calura estiva e da un dibattito asfittico per non dire assente all' interno del Paese e dei corpi sociali. MoveOn Italia, assieme alle associazioni di consumatori, alle organizzazioni per l' ambiente, le libertà, i diritti civili e le pari opportunità, ai lavoratori, ha promosso in questi mesi l' unica originale proposta politica di rinnovamento dell' assetto e dei contenuti del servizio pubblico, nel tentativo di restituire centralità ai cittadini e alle organizzazioni sociali nella missione della Rai, anche attraverso forme partecipative della comunicazione, del controllo e della governance aziendale. Tentativo frustrato dalla scarsa interlocuzione politica e dall' assenza di un reale coinvolgimento dei diretti interessati, gli utenti, che attraverso il canone sono i veri "azionisti" della Rai. ADICONSUM, ADUSBEF, ARCI, ARTICOLO 21, ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA, INDIGNERAI, LEGAMBIENTE, MOVEON ITALIA e NET LEFT CONVOCANO UN SIT-IN DAVANTI A PALAZZO MADAMA, IN PIAZZA DELLE CINQUE LUNE, MARTEDI' 21 LUGLIO ALLE ORE 18 IN CONCOMITANZA CON L' APPRODO IN AULA DEL DDL, CHIEDENDO UN CONFRONTO CON LE ASSOCIAZIONI APPELLO AL PARLAMENTO ITALIANO RIFORMIAMO LA RAI BENE COMUNE, SALVAGUARDIAMO IL SERVIZIO PUBBLICO I sottoscrittori convergono su alcuni principi comuni e irrinunciabili, ecco una sintesi delle proposte: una RAI BENE COMUNE, contro una visione privatistica e per la partecipazione diretta dei cittadini alla comunicazione la RIDEFINIZIONE DELLA MISSIONE DI SERVIZIO PUBBLICO, nell' ambito del rinnovo della concessione: - raccontare la società nelle sue articolazioni, non solo il Palazzo; - dare voce e spazio alle culture e alle differenze che si producono nel Paese; - essere strumento di pluralismo non solo partitico ma anche sociale e culturale; - garantire una infrastruttura comunicativa aperta, neutra e accessibile a tutti, nessuno escluso; - informare educare intrattenere, mantenendo alta la qualità, l' obiettività e la trasparenza nella costruzione di senso. L' INDIPENDENZA E L' AUTONOMIA DI GESTIONE, EDITORIALE E FINANZIARIA del servizio pubblico, liberato dal controllo del Governo e dai conflitti di interessi, con competenze di alto livello. Un CORRETTO BILANCIAMENTO TRA ORGANISMI DI GESTIONE E DI SORVEGLIANZA nella governance aziendale. Un NUOVO PROGETTO DI ASSETTO INDUSTRIALE, connesso al sistema della comunicazione digitale. Hanno sottoscritto l' appello "Riformiamo la RAI bene comune, salvaguardiamo il servizio pubblico": MoveOn Italia - La Rai ai cittadini - Adusbef- Anglat - Arci - Appello Donne e Media - Articolo 21 - Associazione Rai Bene Comune - IndigneRAI - Associazione Stampa Romana - Confronti - C3Dem - Fand - Federconsumatori - Fials (Federazione italiana autonoma lavoratori spettacolo) - Giuristi Democratici - Legambiente - Liberacittadinanza - Liberainformazione - Libertà e Giustizia - Net Left - Sindacato Cronisti Romani - Unione Artisti - Unams Temi:
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