giovedì 16 luglio 2015
Bollette selvagge Antitrust in campo con ispettori e Finanza
FRANCESCO CARBONE
"Il Quotidiano della Calabria (ed. Vibo Valentia)" del 14-07-2015 Pagina: 8 File originale
Pubblicato anche in: "Il Quotidiano della Calabria (ed. Catanzaro)" "Il Quotidiano della Calabria (ed. Cosenza)" "Il Quotidiano della Calabria"
Nel mirino anche Enel ed Eni.
ROMA - Bollette elettriche da svenire, conguagli a quattro cifre, improvvisi distacchi della corrente nonostante la fila alla Posta e la ricevuta del pagamento, rimborsi attesi per anni invano. I casi di 'ma la -bolletta', raccontano i consumatori, abbondano in Italia. E abbondano talmente tanto che il numero di reclami attualmente registrato e che nella maggior parte dà origine a un contenzioso ammonta a 500mila casi accertati. Quindi senza considerare tutti quelli, soprattutto anziani, che sopraffatti dalla paura pagano senza fiatare. Magari cifre non dovute e che difficilmente potranno riavere indietro. Una situazione decisamente al limite della quale si è fatta carico l' Antitrust dopo le molte segnalazioni ricevute dalle stesse organizzazioni di consumatori che ora esultano. A finire nel mirino sono Eni, Enel, Edison e Acea che, oltre a vedere l' istrut toria aperta hanno anche ricevuto l' ispezione dei funzionari dell' autorità e della Guardia di Finanza. Si attende ora di sapere quale sarà il risultato dell' istruttoria anche se in questi casi c' è anche un effetto 'deterrenza'. Che era già chiaramente iniziato quando le società erano state informate dell' avvio dell' istruttoria. «L' Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, presieduta da Giovanni Pitruzzella, - si legge nella nota dell' Autorità - ha avviato quattro procedimenti istruttori nei confronti delle società per azioni Acea Energia, Edison Energia, Enel Energia , Enel Servizio Elettrico ed Eni». Questo «a fronte di numerosi reclami e segnalazioni, ricevute anche da diverse associazioni dei consumatori, l' inda gine è volta ad accertare eventuali violazioni del Codice del Consumo in merito a varie condotte degli operatori: la fatturazione basata su consumi presunti; la mancata considerazione delle autoletture; la fatturazione a conguaglio di importi significativi, anche a seguito di conguagli pluriennali; la mancata registrazione dei pagamenti effettuati, con conseguente messa in mora dei clienti fino talvolta al distacco; nonché il mancato rimborso dei crediti maturati dai consumatori». Le associazioni dei consumatori cantano vittoria: «benissimo l' apertura dell' istruttoria perchè si tratta di comportamenti assolutamente disdicevoli. Queste denunce le facciamo da anni», dicono Rosario Trefiletti (Federconsumatori) ed Elio Lannutti (Adusbef). «Siamo arrivati ormai rispetto a queste problematiche attorno ai 500mila reclami. Queste questioni hanno prodotto numerosi problemi alle famiglie. Vogliamo comunque ricordare - consigliano i consumatori - che quando arrivano bollette pazze con conguagli elevati di non pagare e di aprire subito un reclamo».
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