"Helpconsumatori" del 14-07-2015
A giugno l' inflazione aumenta dello 0,2% sia rispetto al mese di maggio sia rispetto a giugno 2014
(la stima preliminare era di più 0,1%) e registra una lieve accelerazione rispetto alla crescita tendenziale rilevata a maggio (+0,1%). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono stabili rispetto al mese precedente e hanno una crescita tendenziale stabile allo 0,8%, mentre i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,2% nel confronto annuale e non variano su base mensile. I dati diffusi oggi dall' Istat dicono che l' inflazione acquisita per il 2015 sale a +0,2% (era +0,1% a maggio). L' aumento su base mensile dipende soprattutto da fattori stagionali legati al rincaro dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,2%). Su base annua, l' aumento più marcato riguarda i prezzi delle Bevande alcoliche e tabacchi (+3,0%); seguono quelli dell' Istruzione (+1,9%), dei Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,6%) e dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,0%) . Sono invece in diminuzione rispetto a giugno 2014 i prezzi delle Comunicazioni (-2,1%) , così come quelli dei Trasporti (-1,6%) e dell' Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,3%) "L' Istat conferma i dati incoraggianti sul fronte dell' inflazione, che a giugno si attesta allo 0,2%. Un timido segnale positivo, che arriva dopo mesi consecutivi di valori negativi", dicono Federconsumatori e Adusbef , che parlano di " un segnale senza dubbio positivo, ma ancora insufficiente per poter parlare di ripresa ". Le due associazioni ricordano che dal 2008 a oggi la capacità di spesa delle famiglie è diminuita del 13,4% e che i consumi, nel triennio 2012-2014, sono calati del 10,7%. È dunque necessario "uno sforzo concreto affinché tale segnale sia accompagnato e supportato da un' adeguata politica economica di rilancio" fondata su un piano straordinario per il lavoro che preveda il rilancio degli investimenti per ricerca e sviluppo, lo stanziamento di fondi per la modernizzazione e la messa in sicurezza degli edifici pubblici (a partire da scuole e ospedali) e l' avvio di un piano di valorizzazione del turismo. "A giugno prosegue il rialzo dei prezzi per l' effetto dell' azione della Bce. L' anomalia, però, è che il Quantitative Easing non ha ancora avuto effetti significativi sugli investimenti ed i prestiti - commenta davanti ai dati Istat il segretario dell' Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona - Gli ultimi dati di Bankitalia, infatti, ci dicono che i prestiti alle famiglie e alle imprese sono ancora in calo, anche se la contrazione su base annua rallenta, passando da -1,4% di aprile a -1,2% di maggio. Troppo poco!". Per l' associazione l' aumento del carrello della spesa (più 0,8% annuale) si risolve in un aumento del costo della vita di 55 euro in più a famiglia su base annua.
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