"La Stampa (ed. Torino)" del 22-07-2015
Ripartita la quotidiana battuta di caccia dei 9 autovelox dei vigili urbani, reduci da revisione e ritaratura imposti dalla Cassazione
, sono ricominciate anche le polemiche contro impianti che in un anno riescono a fare qualcosa come 10 mila multe, senza contare le decine di migliaia di foto scattate dagli impianti fissi di corso Regina e corso Unità d' Italia. Dicevamo delle polemiche. Come quella sollevata dall' interpellanza di Giuseppe Sbriglio, consigliere indipendente e avvocato Adusbef, che ha «scoperto» una pattuglia di vigili impegnati a rifilare multe, a suo giudizio, «contestabili». Perché? «Perché il cartello obbligatorio per avvertire gli automobilisti del controllo in atto era sì alla distanza giusta e cioè all' inizio di corso Cosenza poco distante da piazza Pitagora, cioè a 4-500 metri dall' Autovelox. Ma - dice Sbriglio - su quel tratto si immettono altre strade, una circostanza che rende contestabili tutte le multe perché chi viene pizzicato a correre può non aver visto il cartello di avviso».
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